Malattie dell’orecchio: la sindrome di Ménière

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Tra le malattie dell’orecchio la sindrome di Ménière è una delle più subdole e di complessa diagnosi. Spesso i pazienti che ne soffrono ritengono di essere affetti da problemi da correlare alla labirintite, una temporanea infiammazione dell’orecchio interno. Possiamo apprendere di più su questa particolare patologia dalla guida alla sindrome di Ménière su infoUdito.

I sintomi
Come dicevamo, possono sembrare molto simili a quelli della labirintite, se non per la loro presenza continuativa nel tempo. Il soggetto che ne soffre ha vertigini, perdita dell’equilibrio, nausea, acufeni e spesso anche difficoltà a percepire i suoni. Tali condizioni sono durature nel tempo, anche se mostrano un andamento altalenante: a periodi in cui gli acufeni o l’udito ovattato tendono quasi a scomparire, si alternano momenti in cui tali sintomi divengono fortemente invalidanti. Lo stesso dicasi per le vertigini e la nausea, che possono essere più o meno presenti a seconda dei momenti. I sintomi si possono manifestare anche per periodi molto brevi, dai 10 ai 15 minuti, oppure perdurare per alcune ore. Nel primo caso il soggetto che soffre di questa sindrome potrebbe pensare a un evento correlato alla stanchezza, cosa che lo porterà a non affidarsi alle cure dei sanitari.

Le cause della sindrome di Ménière
Ad oggi non sono ancora state precisate le cause che portano a soffrire di questa sindrome, che sembra però correlata a problematiche da correlare all’ereditarietà. Per altro molti soggetti che ne soffrono hanno problematiche che riguardano anche alcune malattie autoimmuni, come ad esempio l’artrite reumatoide e il lupus eritematoso sistemico. Oltre a questo molti soggetti soffrono anche di emicrania e di ipertensione. I sintomi della sindrome di Ménière sono invece stati studiati a fondo e derivano tutti dal medesimo problema: un accumulo di endolinfa nell’orecchio interno. L’endolinfa è il fluido che permette al sistema nervoso e al cervello di gestire l’equilibrio; al suo interno sono immerse delle minuscole strutture ossee, dette otoliti, la cui posizione permette al cervello di comprendere la posizione dell’intera testa.

Come si cura la sindrome di Ménière
Non avendo ben chiare le motivazioni che portano ad accumulare l’endolinfa, non è ad oggi possibile effettuare una terapia che risolva la sindrome alla radice. Si attua comunque una terapia sintomatica, anche perché alcuni sintomi di questa sindrome possono risultare fortemente invalidanti. Per altro se non curata la sindrome di Ménière può causare, con il passare degli anni, stati di depressione cronica, così come sordità. Per limitare i sintomi si utilizzano di volta in volta farmaci che colpiscono la singola manifestazione. Ad esempio sono particolarmente utili farmaci che limitano la presenza di nausea e di vertigini. In alcuni casi i sintomi sono tanto evidenti da portare alla necessità di asportare parte dell’endolinfa, attraverso un interventi chirurgico. Moltissimi soggetti che soffrono di questa sindrome seguono una specifica dieta volta a limitare il progressivo accumulo di endolinfa. Si tratta di una dieta fortemente iposodica, che limita il consumo di questo ione nella dieta quotidiana. Allo stesso tempo la dieta è anche ricca di acqua.