Come leggere l’INCI di una crema antietà

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Prendersi cura di sé, della propria salute, avere attenzione per il nostro corpo, ma anche avere un occhio di riguardo per l’ambiente in cui viviamo: scegliere un cosmetico bio significa tutto questo ed è sinonimo di sensibilità e rispetto per la natura, per le persone che ci stanno intorno, oltre che per noi stessi.I cosmetici in linea con questa filosofia di vita sono sempre più diffusi e non hanno niente da invidiare, in quanto a efficacia, rispetto a soluzioni di bellezza meno naturali.

INCI: come selezionare prodotti di bellezza etici
L’INCI, acronimo di International Nomenclature for Cosmetic Ingredients, è una denominazione utilizzata a livello internazionale che indica l’elenco delle sostanze contenute in un prodotto cosmetico.Indicato sull’etichetta, l’INCI ha delle diciture spesso difficili da decifrare a cui si fatica ad affidare un “valore”: molto spesso ci si chiede infatti, flacone alla mano, se stiamo acquistando un tonico, un’acqua micellare, una maschera, un filler o una crema antietà con un buon INCI
Scegliere un prodotto a “semaforo verde” sotto questo punto di vista, garantisce l’etica e naturalezza del prodotto. Un consumatore consapevole dovrebbe infatti evitare prodotti che contengano OGM, piuttosto che paraffine o profumi sintetici, per non parlare di silicone, fino ad arrivare a sostanze di origine animale.

Come leggere e valutare l’INCI di un cosmetico
Gli ingredienti sono elencati in ordine crescente di quantità. La convenzione vuole che le sostanze di origine vegetale siano dichiarate in latino, a differenza di quelle sintetizzate o trasformate con la chimica in laboratorio che vengono esposte in lingua inglese. Queste ultime non sono da qualificare come “malevole”, specificano soltanto una lavorazione e spesso costituiscono la maggioranza delle voci presenti nell’INCI.
Oltre alle materie prime, l’elenco delle sostanze si compone di additivi indispensabili a dare vita al cosmetico:       
– emulsionanti, legano insieme gli ingredienti e conferiscono la texture del prodotto;
– tensioattivi, hanno lo scopo di conferire gradevolezza al prodotto, ad esempio rendendo più scorrevole o facilmente assorbibile la nostra crema;
– conservanti, per aumentare il ciclo di vita della crema, soprattutto dopo la sua apertura e dopo averla “inquinato” con le nostre dita.
Semplificando: riconosciamo che il prodotto ha un buon INCI quando gli ingredienti per cui è promosso nella confezione compaiono in testa alle sostanze del nostro elenco e quindi sono presenti in dosi considerevoli. Altri indicatori sono i nomi dei prodotti in latino e inglese attribuibili a ingredienti vegetali naturali.

INCI della crema antietà, campanelli di allarme
Le cure di bellezza che contengono sostanze riconducibili al petrolio dovrebbero essere evitate e, per quanto possibile, boicottate preferendo dei prodotti naturali bio.
Per accertare l’assenza di sostanze derivanti dal petrolio, l’INCI della nostra crema NON deve elencare:
– Paraffinum Liquidum
– Petrolatum
– Mineral Oil
– PEG/PPG – emulsionanti di origine petrolchimica
– MIPA – Laureth Sulfate
– TEA -Trietanolammina
– EDTA – Acido etilendiamminotetraacetico
– MEA – Cocamide tensioattivo
Da non sottovalutare anche gli ingredienti allergizzanti, che le aziende cosmetiche hanno utilizzato per conservare più a lungo il cosmetico:
– Triclosan
– Imidazolidinyl urea
– DMDM Hydantoin
– Methylisothiazolinone
– Methylchloroisothiazolinone
Per ultimo, evitare i seguenti siliconi che oltre ad essere inquinanti, creano una pellicola sulla pelle impedendole di respirare:

– Amodimethicone
– Poliquaternium-80
– Dimethicone

Facciamoci aiutare dalla tecnologia
Esistono delle APP per smartphone in grado di interpretare l’INCI e restituirci un feed-back immediato sulla qualità del cosmetico. Del resto, non è semplice ricordare a memoria tutte le sostanze che inquinano e sono dannose per la nostra salute, quindi lasciamoci aiutare dalla tecnologia.
Per evitare di acquistare deodoranti, shampoo o creme di bellezza “pericolose” consigliamo di scaricare e provare “BIOTIFUL”, una app che si avvale di una base dati contenente migliaia di prodotti cosmetici e classificazione delle sostanze presenti nell’INCI. Per riscontrare la qualità del cosmetico è sufficiente fotografare il codice a barre, il prodotto verrà identificato automaticamente nel database restituendo una valutazione complessiva ed una approfondita sostanza per sostanza.